Piante esotiche nei nostri boschi: bisogna preoccuparsi?
- Visita alle piante esotiche nel bosco sopra Locarno
Ligustrum lucidum, Laurus nobilis, Trachicarpus fortunei sono neofite sempreverdi che non si accontentano di abbellire i giardini delle ville ticinesi. Il clima nostrano è loro gradito al punto che colonizzano volentieri i nostri boschi e vanno a far compagnia al tasso e all’agrifoglio indigeni. Altra strategia seguono invece le neofite a carattere pioniere come come l’ailanto, la robinia e il kudzu (Pueraria lobata) che tendono invece a colonizzare terreni aperti o zone disturbate. È un problema? Se lo chiedono Marco Conedera e Marco Moretti, biologi dell’Istituto federale di ricerca WSL. Sabato 5 marzo hanno accompagnato un gruppo di persone interessate nel bosco di Solduno. Ai loro colleghi forestali, al presidente del patriziato locale e a diversi abitanti della zona hanno illustrato il fenomeno e spiegato le loro ricerche. Tra i partecipanti vi è stato un consenso generale nel ritenere ancora tutta da definirte l’ampiezza del fenomeno. Infatti finora non si sa fino a che punto i sempreverdi esotici disturbano le funzioni del bosco. Per esempio, se hanno un influenza positiva o negativa sulla protezione contro la caduta di sassi. O in che misura i cambiamenti di specie alterano la sensibilità dei boschi agli incendi boschivi. Ascoltate le riflessioni di Marco Conedera su Rete 1.
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