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L'ailanto nei boschi svizzeri. Ecologia e opzioni gestionali

Authors
Knüsel, S.; Wunder, J.; Moos, C.; Dorren, L.; Schwarz, M.; Gurtner, D.; Conedera, M.
Publishing year
2020
Series
Notizie per la pratica 66
Size
12 pages
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Quotation:

Knüsel, S.; Wunder, J.; Moos, C.; Dorren, L.; Schwarz, M.; Gurtner, D.; Conedera, M., 2020: L'ailanto nei boschi svizzeri. Ecologia e opzioni gestionali. Notizie per la pratica, 66. 12 p.

  

Breve riassunto

Quando le specie al di fuori del loro areale di origine si diffondono rapidamente e senza controllo possono causare importanti danni ecologici, economici o alla salute. Data la novità del fenomeno e la conseguente mancanza di esperienza, domina spesso l’incertezza nella gestione di queste specie alloctone invasive. Pertanto, la prevenzione e l’individuazione precoce della loro presenza sono fattori estremamente importanti per prevenirne la diffusione incontrollata. Dal momento che una specie invasiva ha già una presenza significativa in una determinata regione, l’attenzione si focalizza sul contenimento della sua diffusione e del suo impatto alfine di ridurre al minimo eventuali effetti negativi.

L’Ailanto (fig. 1) è considerato una specie arborea invasiva in Svizzera e figura nella lista nera delle neofite invasive di Info Flora. L’ailanto è inserito anche nella lista delle specie vegetali invasive dell’EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization) e, dal 2019, nella «List of Invasive Alien species of Union concern» dell’UE. La sua distribuzione in Svizzera è però molto eterogenea: in alcune zone la specie è totalmente assente, in altre è presente con popolazioni significative. Come logica conseguenza variano anche gli approcci gestionali, che vanno dalla rimozione in via cautelativa degli individui presenti fino alla gestione della specie, laddove una sua eradicazione è economicamente e praticamente insostenibile.

 

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