BiodiverCity: Si vive meglio in città con più piante ed animali?

Una grande maggioranza della popolazione svizzera (72%, 2009) vive oggi in spazi urbani. Salute e qualità della vita della popolazione vengono associati al riposo nella natura e all’esperienza della natura stessa. La biodiversità e la complessità della natura rappresentano importanti presupposti per il funzionamento a lungo termine degli ecosistemi.

Nell’ambito del progetto nazionale di ricerca NFP54 “Sustainable Development of the Built Environment”, studiosi di ecologia e scienze sociali, esperti provenienti dalla pratica e rappresentanti dei gruppi interessati collaborano al progetto BiodiverCity secondo un approccio transdisciplinare e interdisciplinare. La biodiversità urbana e l’atteggiamento della popolazione nei confronti di questa tematica sono stati oggetto di rilevazione al fine di identificare i bisogni degli abitanti e di definire i fattori chiave capaci di influenzare positivamente la qualità della vita e la varietà nell’ambiente cittadino.

Metodi

Per quanto riguarda la natura, sono stati recensiti quali indicatori animali invertebrati, volatili e pipistrelli in 96 stazioni di rilevamento di tre città che rappresentano insediamenti urbani svizzeri di notevoli dimensioni: Lugano, Lucerna e Zurigo. Muovendosi su diverse scale spaziali sono state esaminate variabili ambientali allo scopo di identificare i fattori urbani di influenza che determinano numero delle specie e struttura delle comunità di specie. Le stesse caratteristiche urbane sono state applicate per un inchiesta a livello nazionale e un sondaggio fra gli abitanti delle tre città.

Risultati

Nei tre centri urbani è stata riscontrata una diversità di specie inaspettatamente costante per quanto riguarda gli invertebrati: attraverso metodi di rilevamento standardizzati (trappole a imbuto, a finestra e a bicchiere) sono state censite in una stagione mediamente 282 morfospecie, e 4.800 individui, per ciascuna località di rilevazione. Tecniche di riconoscimento visivo e acustico hanno permesso di identificare un totale di 72 specie ornitologiche, mentre moderni metodi di rilevazione bioacustici hanno consentito di individuare nelle tre città dieci specie di pipistrelli. Dal punto di vista della protezione della natura si segnalano quattro specie di invertebrati documentate per la prima volta in Svizzera e tre specie invasive estranee.
Il principali fattori a determinare la varietà di invertebrati nelle aree verdi urbane sono stati l’intensità della manutenzione e la loro età. I prati meno recenti ospitano una quantità maggiore di specie, in particolare se vengono rasati di rado. Un numero elevato di alberi e arbusti, insieme alla loro varietà, ha influenzato positivamente il numero e la composizione delle specie di uccelli. In generale, la composizione di specie dei gruppi più stanziali è stata condizionata da fattori ambientali su scala locale e a media distanza (fino a 50 m), mentre la composizione di specie dei gruppi maggiormente mobili è determinata dal numero e dalla disposizione  delle aree verdi su media (250 m) e grande scala (1 km), oltre che dalla matrice del paesaggio che circonda le città. La ridotta variabilità delle comunità di specie strutturate da fattori spaziali sembra riflettere il significato del piccolo mosaico di spazi vitali tipico dei paesaggi urbani.

Il modulo del progetto BiodiverCity dedicato alle scienze sociali ha analizzato in tre fasi le preferenze per diverse forme di paesaggio. Innanzitutto, sulla base di interviste attraverso il metodo Repertory Grid, è stato dimostrato che fruibilità, accessibilità e attrattività sono fattori importanti per la popolazione urbana nel momento in cui si cerca di analizzare la rilevanza della natura. In una seconda fase sono state condotte in tutta la Svizzera rilevazioni su campioni rappresentativi attraverso la somministrazione di questionari; ciò ha permesso di effettuare una stima di quali tipi di paesaggio vengano preferiti dagli abitanti e di quali elementi siano importanti in tale scelta. È emerso che la complessità delle strutture e la vegetazione sono criteri dominanti per la preferenza di un determinato paesaggio all’interno dell’ambiente urbano fino al punto in cui non iniziano a limitare fruibilità e accessibilità.

In conclusione è stato realizzato un case study nelle tre città campione volto a determinare se tali preferenze fossero influenzabili. Dai questionari è emerso che la trasmissione di informazioni sulla qualità ecologica del paesaggio, quantificata dalla probabilità di presenza di specie indicatrici, aumenta la preferenza per i paesaggi che si suppone rappresentare ecosistemi di maggior valore. In considerazione delle esigenze in termini di fruibilità e accessibilità, gli interventi per la promozione della biodiversità negli insediamenti urbani devono necessariamente considerare la componente umana. È necessario trovare una sovrapposizione tra variabili dello spazio vitale desiderabili dal punto di vista ambientale e variabili paesaggistiche preferite dagli abitanti. Tale sovrapposizione è specifica per ogni singolo caso e dipende dalle necessità degli utenti di un determinato spazio, che deve fornire al tempo stesso sia l’auspicata varietà di specie che i necessari spazi vitali. Tali esigenze possono tuttavia essere conciliate in maniera incredibilmente positiva, visto che i risultati evidenziano come la complessità strutturale e vegetale costituisca la caratteristica dominante delle forme di paesaggio urbano predilette dalla popolazione. La preferenza di determinati spazi vitali può inoltre essere ulteriormente aumentata offrendo all’opinione pubblica informazioni sul valore ecologico di tali spazi vitali, ad esempio attraverso il ricorso a specie bandiera. I risultati mostrano che la fruibilità della natura e la sua accessibilità sono fattori significativi che contribuiscono ad aumentare la qualità della vita.

Discussione

La complessità strutturale della vegetazione costituisce un presupposto decisivo della biodiversità urbana, oltre a essere una caratteristica fondamentalmente conciliabile con la preferenza da parte degli abitanti. Noi discutiamo strategie di promozione della biodiversità negli insediamenti urbani a livello di pianificazione, presso la committenza così come presso i responsabili delle aree verdi. A livello realizzativo è necessario valutare l’efficacia di strumenti quali: l’applicazione della compensazione ecologica nell’area di insediamento, il rinverdimento e la valorizzazione di tetti, strutture verticali e superfici residue,  regolamentazione delle superfici inerbite come integrazione competitiva al regolamento sui parcheggi, stepping stone e vialetti per il collegamento, sistemi di valutazione dei valori naturalistici cittadini quale base per un mantenimento dinamico di tali valori, pianificazione della sicurezza dell’approvvigionamento degli spazi esperienziali naturali, promozione di interventi di manutenzione per aumentare la biodiversità e loro accettazione tramite attività di pubbliche relazioni.

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