Castagneti e legno di castagno

Il progressivo abbandono della gestione dei castagneti ha innescato di una serie di processi evolutivi verso un ritorno alle componenti originarie e naturali del bosco. Nel corso di questa evoluzione post-colturale, i castagneti sono caratterizzati dalla contrapposizione di due realtà antitetiche tra loro: da una parte le vestigia di componenti produttive artificiali frutto delle esigenze di una civiltà contadina pregressa e dall'altra i processi spontanei di evoluzione boschiva e di ritorno alla vegetazione originaria.

Dove non più gestito l'areale castanile tende progressivamente a diminuire: sia in senso strettamente quantitativo, per quanto riguarda la sua estensione, che in senso qualitativo, in ciò che concerne la purezza delle sue componenti. Gli effetti di questa evoluzione naturali possono rapidamente trasformarsi in situazioni di instabilità dei popolamenti con crolli di ceppaie o di interi popolamenti e con l’innesco di pericoli naturali come la caduta sassi, i focolai di erosione, l’ostruzione delle aste torrentizie, o l’aumentato rischio di frane superficiali.

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