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08.03.2016 | News
Piene, colate detritiche, slittamenti, frane e cadute di massi hanno causato nel 2015 in Svizzera danni per quasi 135 milioni di franchi. Il 92% dei danni è stato causato dalle piene, soprattutto nei mesi di maggio e giugno. Nella seconda metà dell’anno non si sono invece verificati gravi fenomeni di maltempo quindi pochi danni. Sono questi i dati che emergono dall’analisi annuale dei danni da maltempo pubblicata dall’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL.
Con circa 135 milioni di franchi, nel 2015 ci sono stati più danni che in ciascuno dei sette anni precedenti. Rispetto però agli anni catastrofici del 2007 (700 mln di franchi) o del 2005 (3000 mln di franchi), l’anno 2015 può essere considerato relativamente benevolo. Circa l’81% dei danni è stato causato da precipitazioni temporalesche e piogge intense. Le precipitazioni persistenti per più ore o giorni hanno causato solo il 17% dei danni complessivi, nettamente meno rispetto alla media pluriennale. Le piene sono state responsabili della maggior parte dei danni, mentre la totalità dei danni dovuti a colate detritiche, frane e cadute di massi risulta solo dell’8% circa.
Danni conseguenti a piene già ad aprile nella Svizzera occidentale
Gravi danni sono stati registrati nel Cantone di Vaud, dopo che il 27 aprile a Blonay i torrenti L’Ognona e Les Tollettes hanno rotto gli argini e inondato il centro del paese. Le strade sono state invase da pietre e detriti, mentre le cantine e le autorimesse di molti negozi e case private sono stati sommersi dall’acqua.
Le piogge persistenti agli inizi di maggio hanno causato un innalzamento del livello di numerosi torrenti, fiumi e laghi. Alcuni hanno addirittura raggiunto il grado di pericolo 4 e quindi anche il limite di piena. I punti più colpiti sono stati la zona pedemontana meridionale del Giura e il Seeland nel Cantone di Berna, il Cantone di Vaud e Friburgo. I danni più consistenti li ha subiti Saint-Gingolph (VS) sul lago Lemano, dove il 2 maggio la Morge ha rotto gli argini e inondato l’intera parte bassa del paese. I ristoranti del lungolago sono stati invasi da detriti alluvionali sin quasi al soffitto, numerose auto sono state seppellite e un ponte danneggiato.
Gravi danni causati da temporali a giugno
Il 7 giugno un temporale ha colpito in modo particolarmente violento la Svizzera centrale così come i Cantoni di Zurigo e Berna. Nel comune di Dierikon (Cantone di Lucerna) il Götzentalbach ha rotto gli argini, inondato un mulino così come un panificio e danneggiato giardini, fienili, officine, cantine e garage lungo una strada. Sfortunatamente una donna di 32 anni e sua figlia di 5 sono state sorprese dalle masse d’acqua nella cantina della loro abitazione e sono annegate. I danni complessivi ammontano a diversi milioni di franchi.
Una settimana dopo, il 14 giugno, violenti temporali si sono abbattuti nei Cantoni di Turgovia e San Gallo causando gravi danni materiali in diversi comuni. I più colpiti sono stati Kradolf-Schönenberg (TG) così come Bronschhofen e Wil (SG). A Kradolf-Schönenberg i torrenti Tüle e Bitzi hanno rotto gli argini, inondato il paese con le loro masse d’acqua e riempito di detriti sottopassaggi, cantine e posteggi sotterranei. Le strade sono state dilavate e le auto accartocciate una sull’altra.
Il 22 e 23 luglio il comune di Scuol (GR) in bassa Engadina è stato colpito da violenti temporali locali. 18 grandi colate detritiche si sono distaccate tra la Val d’Uina e la Val Plavna e alcune di esse hanno raggiunto, ad es. nella frazione Pradella, la valle dell’Inn. Qui i detriti alluvionali sono rimasti incastrati sotto a un ponte causando la rottura degli argini da parte del torrente. Subito dopo le cantine e i piani terra di quattro edifici colpiti sono stati inondati di acqua e fango. Le colate detritiche hanno anche danneggiato le facciate di alcune case, distrutto automobili e seppellito colture agricole.
Seconda metà dell’anno più calma
Con oltre il 70% di tutti i costi, il mese di giugno è stato il più catastrofico di tutto il 2015, seguito da maggio con oltre il 17%. La somma dei danni in questi due mesi è stata superiore alla media pluriennale. Nei mesi da luglio a dicembre ci sono invece stati meno danni del solito, una situazione riconducibile soprattutto alle precipitazioni inferiori alla media registrate in estate e autunno.
L'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL raccoglie sistematicamente dal 1972 tutti i dati e le informazioni sui danni causati dal maltempo. La banca dati, creata e gestita con il sostegno dell'Ufficio federale dell'ambiente UFAM, contiene informazioni sui danni provocati da inondazioni, colate detritiche, slittamenti e, dal 2002, anche da cadute di massi e frane. I danni causati da valanghe, pressione della neve, terremoti, fulmini, grandine e venti tempestosi non vengono considerati nelle analisi. La stima dei danni materiali, infrastrutturali, boschivi e agricoli si basa principalmente sugli articoli pubblicati dai media. Questi dati, che rappresentano una base importante per la valutazione del pericolo, possono essere messi a disposizione degli.